
Parto prematuro: definizione e consigli utili
Definizione di Parto Prematuro
Il parto prematuro consiste nella nascita del bambino in anticipo appunto rispetto ai normali tempi di una gravidanza, ovvero quando il bambino nasce almeno tre settimane prima dell’ultima settimana di gravidanza. Questa condizione purtroppo può essere fonte di complicazioni per la salute del nascituro, in particolare se nasce molto prima del tempo stabilito. Ad oggi non sono chiari i motivi per cui questo tipo di evento si manifesta, ad ogni modo vi sono alcuni fattori che possono favorirlo. Tendenzialmente una gravidanza ha durata di circa 40 settimane, il parto prematuro viene considerato tale quando questa volge al termine nella ventesima o trentasettesima settimana. Esso può essere distinto in differenti gradi di gravità a seconda del periodo di nascita, ovvero viene chiamato parto prematuro tardivo quando il bambino nasce tra la 34° e 37° settimana di gravidanza, parto prematuro grave quando il bambino nasce tra la 25° e 33° settimana, ed infine parto prematuro estremo se il bimbo nasce nella 25° settimana. Per una nascita corretta che non comporti squilibri salutari nel bambino il feto deve poter stare nell’utero per tutta la fase della gravidanza, in modo tale che gli organi possano svilupparsi nel modo adeguato.
Incidenza: Secondo alcune recenti ricerche in Italia su un totale di 514.000 nuovi nascituri oltre 36.000 sono nati in modo prematuro, con una mortalità che coinvolge circa il 10% delle nuove nascite, questo significa che l’incidenza del decesso dipende dal grado di nascita prematura in atto.
Cause e fattori di rischio: Ad oggi non sembrano essere del tutto chiare le cause che provocano un parto prematuro, tuttavia sembrerebbe che alcuni fattori possono compromettere una gravidanza corretta, e fra questi nello specifico possiamo trovare:
- precedenti gravidanze premature
- gravidanza con gemelli
- fecondazione in vitro
- successione di gravidanze troppo vicine l’una dall’altra (meno di 6 mesi)
- problematiche alla placenta o alla cervice uterina
- infezioni nel liquido amniotico
- una scarsa alimentazione della madre
- ipertensione e diabete nella madre
- stress
- trascorsi di aborti spontanei
- infortuni e traumi
- anomalie anatomiche dell’utero
- madri in sovrappeso o sottopeso
- abuso di bevande alcoliche, fumo, e sostanze stupefacenti durante la gravidanza
- cranio molto più grande rispetto al resto del corpo
- sono sottopeso
- i lineamenti del viso risultano spigolosi e non tondeggianti
- pelle fragile e sottile
- pressione bassa
- lanugo
- difficoltà respiratorie
- apnea
- difficoltà o incapacità di deglutizione
- emorragie a carico del cervello
- problematiche intestinali
- sistema immunitario debole
- difficoltà cognitive
- paralisi cerebrale
- disturbi della vista
- disturbi dell’udito
- problematiche dentali
- problematiche comportamentali e psicologiche
- problemi cronici della salute